Sanità: i medici lasciano, polemiche sul tema assunzioni per le dichiarazioni del Ministro
PIEMONTE - Si moltiplicano i comunicati che arrivano da più fonti dove viene sottolineato che il servizio sanitario non sta benissimo. I problemi più importanti che richiedono un intervento urgente sono la mancanza di medici sia di famiglia che nei reparti di emergenza degli ospedali e la incapacità di colmare i vuoti con nuove assunzioni.
Sulla fuga dei medici dagli ospedali adesso potrebbe influire anche la riforma pensionistica, che secondo le anticipazioni diffuse prevede l’introduzione di forti tagli alle pensioni degli ospedalieri.
Sul tema assunzioni, secondo il ministro Schillaci, c’è ancora margine di intervento perché molte regioni non hanno superato il tetto di spesa per le assunzioni. Dopo questa affermazione si sono accese molte polemiche. Per Alberto Deambrogio, segretario regionale del PRC per il Piemonte e la Valle d’Aosta: “il ministro non conosce la situazione e a dimostrarlo c’è anche il Piemonte. Secondo i dati diffusi dalle ASL assommano a più di 1200 le unità necessarie per coprire le esigenze e a questo dato mancano clamorosamente i fabbisogni provenienti da Città della Salute e ASL di Alessandria”.
De Ambrogio continua: Il ministro fa finta di non sapere che i vari concorsi per assumere nuovo personale medico vanno spesso deserti. Il motivo è che da troppo tempo non si è fatta la giusta programmazione utile a far crescere il numero di medici, e la gestione del percorso universitario.
Roberto Venesia, segretario regionale Fimmg ha inoltre dichiarato alla stampa: “Un problema è l’abbandono precoce dei giovani medici di famiglia, pochi anni dopo aver aperto lo studio, lasciano la professione perché in burn-out . Bisogna ridurre la burocrazia, migliorare la formazione, e rendere le condizioni di lavoro sostenibili».