Toti: "Bene a stop mascherine in teatri, cinema, eventi pubblici ed esami scolastici"
“Bene lo stop all’obbligo di mascherine per teatri, cinema ed eventi pubblici e soprattutto per gli esami scolastici: stiamo andando sempre di più nella direzione della convivenza con il virus, senza per questo far venir meno le regole di prudenza e soprattutto di buon senso nei casi di maggiore esposizione al rischio. Il ritorno del Paese alla normalità è assolutamente positivo, nella consapevolezza che il grande senso di responsabilità dimostrato dai cittadini non verrà meno, anche in assenza degli obblighi. Giusto, invece, mantenere le mascherine in ospedali e Rsa, per proteggere le persone più anziane e fragili”. Così il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, in merito alle nuove disposizioni del governo.
Per quanto riguarda l’andamento della pandemia in Liguria “dai primi giorni di giugno – spiega il direttore generale di Alisa Filippo Ansaldi - abbiamo osservato un aumento dell’incidenza in tutte e quattro le province liguri e un leggero aumento di nuovi pazienti Sars-Covid-19 ricoverati. Dal dato della fine di maggio, con circa 15 ingressi al giorno nei nostri ospedali, siamo passati in questa settimana a circa 19 accessi giornalieri: si tratta dunque di un aumento decisamente contenuto. Va ricordato che, tra questi, solo per il 40% si tratta di pazienti Covid, ovvero ricoverati a causa del virus: per la parte restante parliamo di pazienti ricoverati in elezione o in urgenza per altre patologie, ma risultati positivi allo screening effettuato nel momento dell’accesso in ospedale”.
Per quanto riguarda le cause di questa inversione di tendenza “possiamo individuare l’aumento di prevalenza di Omicron5, virus ad elevata contagiosità – prosegue Ansaldi - anche se, va detto, gli effetti di questa variante sembrano essere più lievi delle precedenti. Inoltre c’è stato sia un aumento della socialità, legato anche alla fine della scuola, sia un aumento della popolazione della nostra regione, per via degli afflussi turistici: aumentando il denominatore, crescono anche i nuovi casi, il diffondersi del virus e, tendenzialmente, anche i ricoveri negli ospedali”.