28 maggio 1922: 100 anni fa, la Novese diventava campione d'Italia
NOVI LIGURE - La stagione calcistica 1921-1922 non fu qualcosa di unico solamente per la Novese, ma per tutto il calcio italiano.
Fu un campionato diviso in due, nato da una diaspora in sede federale che portò alla fondazione delle Confederazione Calcistica Italiana, scomparsa poi l’anno seguente, in contrapposizione alla Federazione Italiana Giuoco Calcio, esistente ancora oggi.
Mentre fu la Pro Vercelli ad aggiudicarsi il titolo Cci, furono invece i biancocelesti a cucirsi sul petto il tricolore marchiato Figc. Un risultato di enorme prestigio per una formazione fondata appena 3 anni prima e che negli anni a venire non avrebbe mai più raggiunto simili traguardi.
Fu un gol ai tempi supplementari di Carletto Gambarotta, firmato il 28 maggio 1922 a Cremona contro la Sampierdarenese, a regalare alla società presieduta da Mario Ferretti la gioia più grande. La squadra di Novi manca dal calcio che conta dal 1975, quando retrocesse dalla serie C senza più riuscire a risalire tra i professionisti.
Due anni prima si fuse con la vicina Gaviese per formare la Gavinovese e disputare la C, dove si salvò al primo anno per poi abbandonarla definitivamente, una volta tornata con la vecchia denominazione Us Novese, 12 mesi più tardi.
Oggi, dopo anni burrascosi e un cocente fallimento avvenuto nel 2016, la compagine locale milita nel campionato di Promozione dove, a due giornate dal termine, si trova al secondo posto a due lunghezze dalla capolista Luese con l’ambizione di centrare il salto di categoria per tornare dopo tanti anni in Eccellenza.
Per la società guidata da Arturo Frattoni, l’obiettivo è quello di centrare la quarta promozione consecutiva dopo la ripartenza dalla Terza Categoria nel 2017.