Natale e le sue piccole bugie bianche
In quanti si ricordano i regali che hanno ricevuto lo scorso Natale? E quest’anno? Quale dono vorreste scartare?
In quanti a Natale hanno esclamato, con un sorriso tirato ed uno sguardo che dice più di mille parole: E’ bellissimo, non me l’aspettavo! seguito, subito dopo, dal pensiero che resta in testa: Cosa me ne faccio? Ecco a voi le “piccole bugie bianche” a tema natalizio che, secondo un’indagine condotta dalla multinazionale di acquisti online Groupon, pone i piemontesi tra le persone incapaci di ferire i sentimenti di chi si ha di fronte, confessando che quel regalo proprio non ci piace. A Natale, si sa, siamo tutti più buoni: per questo i puri di cuore, che pure ammettono di dire sempre quello che pensano, non vogliono passare per ingrati e accettano, passivi, quel dono che un attimo dopo verrà posto nella categoria “cianfrusaglie” e dimenticato chissà dove. Il fatto è che è molto difficile, in una società dove il superfluo è ormai quasi un cibo indigesto ai più, azzeccare ciò che davvero serve o semplicemente può far piacere. La soluzione più diffusa per evitare di mentire a Natale è scegliere da soli il regalo che ci arriverà da un’altra persona: più di due piemontesi su 3 confermano questo trend (72%). Le ragioni principali sono il poter scegliere qualcosa che davvero desideriamo, sollevando i nostri cari dal classico dubbio che fa rima con la domanda “cosa posso regalarti”? Sì, è vero, vale sempre il gioco che i regali di Natale sono (o meglio dovrebbero) essere un divertimento: è bello riceverli, è bello scartarli, a volte è persino bello impegnarsi a cercali. Altrettanto certo è però che questa frenesia prenatalizia che, quando si parla di bambini, si risolve tutta nel loro sorriso più bello il giorno di Natale, fa oggi i conti con una necessità più impellente, spalmata per tutto l’anno: quella di avere in dono o di regalare a chi si vuole bene del tempo, delle esperienze da vivere insieme. E' questo il desiderio che, se esaudito, spazza via tutte le statistiche sui regali che si vorrebbero, su quelli trovati sotto l’albero e su quelli del Natale prima di cui non ci si ricorda neanche più. Basterebbe lo spirito natalizio da trascorrere in serenità con la propria famiglia: quello, per più della metà dei piemontesi, sarebbe l’unico ricordo che si vorrebbe conservare del Natale che verrà.