Peste suina, controlli intensificati delle carni suine in tutto il paese

Peste suina, controlli intensificati delle carni suine in tutto il paese
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ALESSANDRIA- Un nuovo provvedimento quello emanato dal Commissario straordinario nazionale per la peste suina africana Vincenzo Caputo che parla di controlli più intensi e specifici nei confronti delle carni suine di tutto il paese. A questo però si aggiunge una novità per quanto riguarda la caccia

Saranno controlli molto più rigidi, specifici e intensi quelli nei confronti delle carni suine nei ristoranti, agriturismi, mercati, fiere e aziende di tutta Italia. Un provvedimento che rientra nell’ultima ordinanza firmata dal Commissario nazionale Vincenzo Caputo, che si lega però ad un’altra novità: i cacciatori potranno partecipare all’attività di abbattimento degli ungulati e al contenimento messo in atto delle province. Questo dettaglio fa molto pensare, perché già negli scorsi mesi era stato emanato una delibera molto simile: eppure, così non è stato.

Della caccia, si sa, nel corso di questo ultimo anno e mezzo sono state fatte tante promesse rimaste sospese in aria: prima “si”, poi “no” e ancora “forse”. “Ad oggi siamo nella stessa situazione di due mesi fa – ha detto Giorgio Storace, capogruppo del Gisc Alessandria, Genova, Savona e Pavia – Ciò che manca come sempre nell’ordinanza è la conferma dell’Asl. Se abbattiamo il cinghiale, poi dove lo portiamo?” Ma c’è anche un altro problema. “In Piemonte, i cacciatori che parteciperanno ai controlli e al depopolamento potranno essere in tutto otto con 3 cani: non bastano. – ha continuato Storace - Ce ne vogliono almeno 25 o addirittura 30, tutti con aggiornati con formazioni sulla biosicurezza, e al momento tanti cacciatori non le possiedono. Bisogna assolutamente rivalutare questo importante dettaglio.”

Per il controllo delle carni suine, le Regioni dovranno seguire il processo di produzione in tutte le loro fasi della filiera alimentare. Per quanto riguarda il coordinamento, invece, ci saranno i Gruppi operativi territoriali, formati da personale tecnico delle Asl e delle regioni stesse, con l’obiettivo di organizzare i servizi medico-sanitari. Infine, sarà individuato un veterinario con esperienza come referente per la Peste suina. A tutte queste figure, si aggiungono anche le autorità doganali: qualche settimana fa, infatti, si era parlato del fenomeno della vendita abusiva delle carni suine nei paesi stranieri, come nel caso della Romania, dal momento che l’esportazione delle eccellenze italiane era stata bloccata. In questo modo, con l’inserimento delle autorità, se non si potrà verificare la provenienza di un carico di merce suina travato nei locali pubblici attraverso la documentazione, bisognerà distruggerlo.

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