Inquinamento ambientale, via libera dal Piemonte alla ricognizione dei “siti orfani”

Inquinamento ambientale, via libera dal Piemonte alla ricognizione dei “siti orfani”
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Via libera dalla Giunta regionale alla “ricognizione” dei siti orfani potenzialmente inquinati presenti sul territorio piemontese e alla compilazione di un elenco dei singoli interventi da effettuare; elenco che sarà poi sottoposto al Ministero della Transizione Ecologica per ottenere i finanziamenti stabiliti nell’ambito del programma nazionale di bonifica e ripristino ambientale con il decreto del 29 dicembre 2020.

Le risorse, infatti, saranno trasferite dallo Stato solo dopo che Regioni e Province autonome avranno individuato i siti prioritari e le tipologie di intervento.

Al Piemonte sono state assegnate risorse pari a 6 milioni e 816mila euro circa.

Una sorta di censimento finalizzato all'individuazione dei siti e degli interventi necessari, di competenza provinciale o comunale, in quanto le bonifiche delle aree inquinate che ricadono nel perimetro dei siti di interesse nazionale (i cosiddetti Sin), dispongono di specifici programmi di finanziamento e sono di competenza diretta del Ministero della Transizione Ecologica.

Per siti orfani si intendono tutti quei siti “potenzialmente” contaminati, nei quali cioè sono stati superati i limiti di legge dei contaminanti nel terreno e/o nelle acque sotterranee, per i quali o non è stato possibile individuare i responsabili della contaminazione, o se individuati, non abbiano provveduto, né siano intervenuti il proprietario o altri soggetti interessati, ad avviare o concludere gli interventi previsti.

In Piemonte ci sono circa 1800 siti contaminati, individuati dall’anagrafe regionale, e di questi, in base ad una prima stima, un centinaio risultano “orfani”. Un numero di massima sul quale si lavorerà ora, alla luce della delibera approvata dalla Giunta regionale, con valutazioni specifiche che permetteranno di determinare se la presenza e la concentrazione degli inquinanti richiedano o meno un’opera di bonifica e, in tal caso, di definire gli interventi da proporre al Ministero per il finanziamento.

Nei prossimi giorni verrà adottato l’atto che avvierà la ricognizione, che partirà nelle settimane successive.

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